25 luglio – 1 agosto 2009
Musica Teatro Danza
nelle cave d’estrazione del Verbano Cusio Ossola
 

Guardare con altri occhi i maestosi e geometrici luoghi che si aprono nella montagna è l’obiettivo e la scommessa di questo progetto che vuole portare in primo piano il valore estetico oltre che storico delle cave d’estrazione. L’attività estrattiva ha sempre diviso l’opinione pubblica in fautori e contrari, molti considerano particolarmente scenografiche le nostre cave anche se probabilmente non tutti hanno immaginato questi imponenti squarci come affascinanti palcoscenici. In realtà la natura di questi luoghi è stata per noi fonte di forte ispirazione creativa, creiamo ormai da tre anni una serie di eventi  di qualità, incastonati in cornici  sceniche  così speciali da renderli assolutamente unici; Speriamo che l’emozione continui a cogliere impreparati davanti ai colori e ai disegni della pietra: entrare in questi teatri naturali è un’esperienza  che  intimamente ricongiunge con la materia e con la sua imponente forza. La scelta di offrire una programmazione eterogenea di musica , teatro e danza, è scaturita proprio delle enormi potenzialità degli spazi, sicuri che ogni linguaggio, ogni forma artistica potesse trovare nuova linfa  creativa poetica o spettacolare perchè inserita in un contesto così speciale. La pietra, con i suoi colori e le sue  forme, è parte integrante della creazione artistica, una componente imprescindibile, non replicabile in altri spazi scenici: questa è la forza di Tones on the Stones.

  

Tones on the Stones nel Verbano Cusio Ossola
La significativa presenza di questi spazi nel  territorio  rappresenta un valore inestimabile non solo economico; le cave in effetti fanno parte del nostro tessuto sociale e culturale nel tramandare un’ antica arte mineraria. In realtà questi luoghi che ci appaiono spesso lontani non riusciamo a guardarli nella loro interezza, in tutti gli aspetti, difficilmente raggiungibili spesso li identifichiamo solo attraverso rumori distanti.
Valorizziamo un territorio offrendo un’immagine rinnovata di creatività che non ha eguali. Al tema, sempre attuale, della riqualificazione ambientale, così come al dibattito sul futuro  delle cave dimesse offriamo un contributo alla riflessione: potrebbe rappresentare una risposta, sicuramente alternativa, alle tante ipotizzabili. Con questo  progetto   vorremmo avvicinare il pubblico locale e straniero a questi luoghi attraverso un’ esperienza significativa ed emozionante. Negli anni i nostri laghi e le valli circostanti hanno ospitato  milioni di turisti che da sempre apprezzano le bellezze naturalistiche ed architettoniche del territorio; offrire una programmazione artistica che abbracci  questi valori autoctoni come parte integrante dello spettacolo, è  un’ interessante opportunità.

 

Edizione 2009 
L’impegno per questa terza edizione è stato davvero notevole, forse ancor più che per gli anni precedenti. La produzione di una  programmazione avvincente, con lo scopo di mantenere alto l’entusiasmo e la curiosità che ha suscitato questo particolare progetto, ha l’intento di valorizzare un settore produttivo che fa parte del patrimonio di questo territorio al quale siamo riconoscenti per quanto ha saputo offrire anche alla nostra creazione artistica, e che proprio come la vita di tutti noi sta conoscendo difficoltà legate al critico momento economico. La direzione artistica ha cercato di offrire qualcosa di mai visto e di esclusivo: i teatri di pietra accoglieranno tre eventi carichi di valore artistico ed effetti spettacolari e ben due dei tre spettacoli del cartellone rappresentano infatti una produzione esclusiva di Tones on the Stones. 

Un ringraziamento va alle locations, fucina di idee sempre creative ed appassionanti. La Cava del Casino Visconti, sarà teatro di un progetto al quale si pensa da molto tempo e un ringraziamento sentito va a Ismael Ivo per aver accettato di far vivere l’ idea con la sua grande maestria. Discorso analogo per la Cava storica di Trontano, al centro delle ultime due proposte di Tones on the Stones, che per la sua bellezza di è prestata all’idea di un soggetto universale ed avvincente: il cinema,  eroi e super eroi che hanno ispirato non solo grandi registi ma anche compositori di grande talento che hanno contribuito a rendere celebri ed immortali le pellicole.

 Abbiamo concentrato gli eventi nell’arco di una settimana per offrire un piccolo viaggio di emozioni immersi in quei colori e in quelle peculiarità avvolgenti della pietra che rendono così forte il nostro progetto.

 

 CALENDARIO 

SABATO 25 LUGLIO e DOMENICA 26 LUGLIO 2009
CAVA DEL CASINO VISCONTI - COMUNE DI ORNAVASSO (VERBANIA)
 

sabato     25 luglio ore             18.00 - 19.00 - 21.00 - 22.00

domenica 26 luglio ore            11.30 - 12.30 - 15.30 - 16.30  

 

Ismael Ivo uno dei grandi maestri della danza contemporanea interpreta Atlante un’esclusiva di Tones on the Stones

 

Coreografie di Ismael Ivo

Un’idea di Maddalena Calderoni, soggetto di Andrea Longhi

Musiche di : G. Rossini, R. Ciammarughi, Bjork

Progetto musicale e realizzazione di

Maddalena Calderoni e Riccardo del Togno.

Lighting designer : Nevio Cavina

  

Άτλας – ATLANTE 

La caverna è da sempre stata vista e percepita come luogo mitico, come ventre cosmico, come luogo originario ed iniziatico. Questa produzione del Festival Tones on the stones porta lo spettatore proprio in questo luogo arcano e mitico e lo mette di fronte al dialogo fra la pietra - eterna, immobile, grave di silenzio – e la creatura vivente – finita, mobile, sonora. Un cubo – solido più imperfetto della compiutissima sfera, ma più perfetto di tutti gli altri, anch’esso carico di significati simbolici fortissimi - un cubo vuoto, sottratto al ventre della montagna, al termine di una lunga galleria, è il luogo della performance. Al suo interno un secondo cubo, più piccolo, quasi impercettibile nella sua presenza, ospita una figura sofferente, che lotta. È Atlante, il titano, figlio di Zeus, figura emblematica di questo dialogo fra mutabile e immutabile, lui che, vivente, sostiene la volta celeste sulle sue spalle, ed è poi mutato in pietra, condannato a reggere il celestiale peso in eterno. Nei suoi panni uno dei massimi interpreti della danza contemporanea, Ismael Ivo. Nello spettacolo il mito viene ripercorso nel suo svolgersi, dalla condizione di partenza fino alla definitiva immobilità ed al silenzio.  Lo spettatore resta così preso fra le evoluzioni e il dramma di Atlante e la nuda roccia alle sue spalle. Ed è anche un percorso che lo porta a mettere a confronto la radice mitica del cosmo e la modernità della sua condizione e della sua presenza. E nessun luogo è più adatto di una cava a far a scenario a questo mito, perché la cava è un luogo dove la fatica della condizione umana è palpabile, resa visibile. Uscire dalla caverna equivale quindi ad uscire dal mito, dalla condizione della fatica, dello sforzo, vuol dire rientrare nel nostro mondo, volgendo gli occhi verso la volta celeste del cui segreto equilibrio si è appena avuta la spiegazione. Vuol dire anche tornare al mondo, ri-nascere, col pensiero che i titani non sono morti, ma solo mutati in forme fisse e visibili, e che accompagnano la nostra esistenza. È davvero, come si diceva prima, un percorso iniziatico: andare a ritroso nel mito per avere un nuovo accesso al nostro mondo, la cui chiave di volta è il, troppo spesso dimenticato, silenzio assoluto. Questa è, almeno, la consegna di Atlante.

Il brasiliano Ismael Ivo è un artista eclettico dalle mille esperienze  (danzatore, coreografo, direttore artistico del Tanzwochen Wien e della Biennale Danza di Venezia dal 2005), ha diviso la sua carriera tra le Americhe e l'Europa. Dotato di un corpo statuario inizia la carriera come danzatore solista nella sua città natale, poi membro dell'Alvin Ailey Dance Center a New York, negli anni Ottanta si  trasferisce in Germania. A Berlino, tra il 1985 e il 1996, lavora nell'ambito del teatro danza espressivo con Johann Kresnik con il quale realizza spettacoli memorabili quali Francis Bacon e Othello e viene in contatto con il maestro giapponese Ushio Amagatsu che lo porta ad approfondire la conoscenza del butoh. Tra le collaborazioni illustri anche quella con la stella del balletto Marcia Haydée, alla Theaterhaus di Stoccarda, con la quale Ivo interpreta una serie di lavori come Tristan und Isolde, Aura, La Tempesta, Medea, M.-like Callas. In qualità di autore, Ivo ha quasi esclusivamente ideato assoli per sé nei quali mette in luce la sua straordinaria presenza scenica e la sua forza espressiva: Phoenix ('85), Under Skin ('87), Delirium of a Childhood ('89), Die Kreisrunden Ruinen ('91), Mapplethorpe, i brani più famosi che lo hanno portato in tournée in molti teatri d'Europa e spesso anche in Italia.

Link:
www.ecotopiadance.com/8/index.htm
www.sipario.it/ismaelivo.htm

 Spettacolo su prenotazione, si consiglia un abbinamento sportivo e leggermente impermeabile

 

Ingresso € 15  

 

Sabato 25 e Domenica 26 Luglio

Nei dintorni della Cava del Casino Visconti a ridosso delle repliche di Atlante, ingresso libero, installazione permanente con performance interattiva (orari prima e dopo “Atlante”).

 

“KILYKÀ”: SPETTACOLO DA VEDERE, GIOCO DA PROVARE 

Performance con la Perbleau Dance Company, coreografie di Andrea Longhi 

L’associazione Atelier, la Voce dell’arte oltre a produrre Tones on the Stones è impegnata nel progetto “Comporre e rappresentare nel XXI secolo” contenitore culturale che promuove la ricerca di nuove forme di teatro musicale attraverso laboratori di formazione, un centro di produzione artistica  e una sperimentazione tecnologica legati al linguaggio contemporaneo. Il progetto propone inoltre il Premio Fedora, concorso internazionale di composizione di opere di teatro musicale da camera con partecipanti provenienti da tutto il mondo. Parte di questo progetto è Kilykà un software avanzato attraverso il quale si vuole sperimentare e realizzare nuove forme di espressione artistica. Il progetto nasce da una nuova idea di far incontrare le arti (musica, teatro e danza) e la tecnologia. L’idea è di creare uno spazio acustico sensibile, Kilykà, e suonarlo come uno strumento attraverso un invisibile fluido pluridimensionale che interpreta l'espressione del corpo umano. Questo progetto è nato dalla volontà di indagare il rapporto di continua evoluzione e simbiosi tra uomo e tecnologia. Un' indagine profonda di una simbiosi che da un lato rischia di appiattire l’evoluzione umana rendendo l’uomo sempre più automa e dall’altro ne amplia continuamente le potenzialità rendendolo sempre più consapevole.

La performance ideata da Andrea Longhi vuole dimostrare come la tecnologia e l’informatica possano arricchire di strumenti espressivi il processo creativo artistico.

Vogliamo proporre un’ esperienza emozionale e creativa a tutti i partecipanti, Kilykà è a disposizione di chiunque desideri entrare in nel suo spazio e provare a creare suoni ed immagini con il movimento del proprio corpo.

 Per orari , luoghi e info www.tonesonthestones.com e tel +39 334 1536056

 

Giovedì 30 luglio ore 22.00

CAVA STORICA Di TRONTANO (VERBANIA)

 Uxia in “Eterno navegar” 

La cantante gallega dalla voce di velluto ci avvolgerà con atmosfere che attingono al patrimonio popolare della musica della regione spagnola, sua terra d’origine,  miscelate ad armonie portoghesi  e brasiliane. 

Un oceano non è solo spazi immensi e infiniti orizzonti. Un oceano è anche un tessuto di rotte, percorse e da percorrere. Ed è una storia scritta su quella immensa pagina liquida dalla miriade di velieri e navi che hanno solcata. È l’intrico di storie di viaggi e di naufragi, di tempeste e bonacce, di parole non dette e di silenzi espressi.

L’eterno navigare è l’anima della cultura atlantica. Il concerto di Uxìa, accompagnata dal quartetto formato da Paulo Borges Quiné, Xacobe Martinez e Santi Cribeiro è una versione in musica di questa cultura dell’andare, di questa mobilità oceanica che confonde le culture e rende permeabili i confini, li sfuma, senza scalfire le forti identità culturali che entrano in gioco. E allora l’originaria Galizia, le Azzorre e il Brasile, il Capo Verde e il Portogallo divengono con Uxìa, non più identità distinte, ma lati diversi di una stessa figura. L’acquatica vastità dell’Atlantico è per le terre che su esso si affacciano un legame, e non una separazione, un epico liquido amniotico che genera una cultura e non l’acqua in cui si scompare. Come il Danubio per la Mitteleuropea spesso raccontata e interpretata da Claudio Magris. Solo che in quel caso il grande fiume trascina via tutto, ha un fine ed un destino ultimo, un senso, una direzione. Un fiume conosce il tempo.

L’oceano invece no, non ha una meta, non ha tempo, il viaggio non ha una predestinazione, e quindi potrebbe non finire mai. Bisogna solo scegliere cosa essere: se l’Ulisse di Omero, che vuol tornare ad Itaca per restarvi, o quello di Dante, che da Itaca riparte per sete di conoscenza. Uxìa, forse, ha scelto la terza possibilità, che è la sintesi perfetta delle altre due: viaggiare per scoprire che le identità si muovono e cambiano, per scoprire che essere a casa vuol dire anche, e soprattutto saper parlare con i popoli e le loro culture. Che essere parte di un luogo e di una gente vuol dire soprattutto saperli raccontare. Perché a raccontare si riceve più di quanto si dà.

Buon viaggio, e che la sua infinitezza sia fonte di gioia e non di smarrimento.

 Più di vent´anni di carriera portano Uxia ad essere una delle voci più popolari e amate della Galicia e del Portogallo. Le sue canzoni attingono alla musica tradizionale, ma sono fortemente impregnate di uno stile personale ed innovativo. Dal suo debutto con il disco “Foliada de Marzo”  al 1997 anno nel quale realizza insieme alla cantante Rasha, a Maria Salgado e al chitarrista Cuchus Pimentel, "La sal de la vida", il suo lavoro rappresenta un punto di incontro tra diverse culture,  una forma di comunicazione tra popoli e genti. Nel 2000 pubblica "Danza das areas" che rappresenta un cambio di traiettoria con composizioni proprie e suoni più contemporanei. Sempre convinta dell´importanza delle musiche ancestrali,  promuove  la creazione di gruppi di donne "cantareiras" e partecipa a numerose esperienze  musicali con artisti della misura di Jessie Norman, Dulce Pontes, Noa, Chico Cesar. La sua passione per il “mestizaje” e la capacità di mettere insieme  voci, strumenti, ritmi e  suoni ne fanno una calamita per i talenti latini,  lo dimostra come direttrice artistica di "Cantos na mare", uno spettacolo concepito come  incontro di artisti dell’ area lusófona che nel palco scenico si trasforma in una festa multiculturale con le migliori voci del Portugalo, Brasile, Capo verde, e Africane etc. Attualmente presenta il suo novo disco "Eterno Navegar", percorrendo cammini di suoni atlantici e ritmi africani che si miscelano con la sua voce e  il suo  stile intimista.

 Link:

www.uxia.net  è possibile ascoltare  in anteprima  “Eterno Navegar”

 

Ingresso € 20

 

Sabato 1 Agosto ore 22.00

CAVA STORICA DI TRONTANO (VERBANIA) 

Tones on the Screens: “Cent’anni di emozioni” 

Spettacolo con : 

Compagnia Les Passagers, straordinari ballerini-acrobati che utilizzano la maestosa parete in granito alta oltre 80 metri come palcoscenico per coreografie a sviluppo verticale. 

Claudio Sinatti  l’artista multimediale che ama definirsi un ricercatore creativo che utilizza nuove tecnologie della comunicazioni, vecchi trucchi della fisica e del teatro e molta poesia.

 On the Stones Jazz Orchestra, impegnata nell’esecuzione di una grande suite musicale, libera rivisitazione di celebri melodie provenienti dalla storia del cinema, ideata e diretta da Ramberto Ciammarughi. Con la straordinaria partecipazione di Michael Rosen  e John Arnold.

 L’imponente allestimento vuole omaggiare i grandi maestri del cinema e della colonna sonora dalle origini con Charlie Caplin passando per  Nino Rota fino a John Williams. Uno spettacolo che farà vivere le immense pareti della cava di granito in ogni sua parte colmandola di luci, immagini e suoni dall’impatto sicuramente spettacolare e poetico al contempo.

 

“Cent’anni di emozioni”

È l’arte emblema della modernità, il cinema.

È anche l’arte dell’immaterialità, della trasparenza dell’incorporeità, e questo è un paradosso, evidentemente, che l’avvicina alla musica
Mostra cose concrete che nel momento in cui le vediamo non ci sono più.
È un’ arte che sospende il tempo, capace di regalare l’eterna giovinezza.

All’inizio, col cinema muto, e con le tecnologie rudimentali dell’epoca, la musica non era, come invece accade oggi, dentro la pellicola, indissolubilmente legata a quella immagine. E così bisognava eseguire dal vivo, e i pianisti o le orchestrine dei cinema suonavano quel che capitava, perché tanto la musica era solo un simpatico accessorio alle immagini.

Poi però la musica cominciò ad essere qualcosa di più di un sottofondo. E tanto crebbe il suo ruolo che poco dopo l’invenzione del cinema la colonna diventò qualcosa di basilare per il film. Se nella nostra lingua la chiamiamo “colonna” è perché ne riconosciamo il ruolo portante.

Da lì in poi sono cambiati gli stili, la musica si scrive in modo ovviamente sempre vicino ai gusti, che, si sa, cambiano in fretta: nuove musiche sono entrate nelle colonne sonore del cinema. Ma l’arte di scriverle non è cambiata.

La grande colonna sonora è sempre lì, al suo posto. Tanti sono i maestri di questo filone creativo (Charlie Chaplin, Nino Rota, John Williams, Ennio Morricone): banale dire, e mille volte detto, forse perché molto vero, che le loro note hanno accompagnato tante generazioni.

La serata conclusiva del Festival è un tributo a questa grande tradizione.

Le videoproiezioni di Claudio Sinatti, sempre attento all’aspetto “artigiano” del saper fare teatro, e le note delle più celebri colonne sonore ridisegnate sulla base di un viaggio nella memoria di tutti noi, accompagneranno le evoluzioni coreografiche degli straordinari Les passagers, che, leggeri come pure immagini aeree, sapranno dare alla nuda parete di granito consistenza di un velo di celluloide.

Un palcoscenico impossibile per sogni ad occhi aperti, più veri del vero.

Ma si, in fondo, proprio come al cinema….

 Claudio Sinatti è un regista e artista multimediale dedicato alla realizzazione di sistemi video spaziali e visualizzazione del suono.

Dopo una iniziale carriera di illustratore, fumettista e artista aerosol approcia il film e il video agli inizi degli anni 90. Nel 1996 codirige il suo primo videoclip musicale assieme a Riccardo Struchil per la band Casino Royale vincendo il premio come Miglior Videoclip al PIM dello stesso anno. Negli anni seguenti dirige numerosi clip a Milano e New York per band come Sarah Jane Morris, 99 Posse, Neffa, Carmen Consoli, Articolo 31, Alex Britti. Negli intervalli tra una produzione e l'altra inizia a sperimentare con proiezioni e videoproiezioni finchè nel 1999, fonda il pionieristico collettivo video Sun Wu-Kung con il principale interesse di esplorare la manipolazione in tempo reale di immagini e suoni attraverso le nuove tecnologie. Segue la nascita dei primi due progetti audiovisivi personali, Crop con Sergio Messina e Grain con il musicista Jonas Coshto, ed una lunga serie di collaborazioni live con artisti come Christian Fennesz, Stephan Mathieu, Olivier Lamm, Scanner, Tu 'M, Retina.it, Pierpaolo Leo, Stefano Tedesco, Andrea Gabriele, Marco Messina, Iris Garrelfs, Ulrich Troyer, Renato Zero, Negramaro, Ligabue... Nel 2005 diventa parte di Symbiosis Orchestra con Iris Garrelfs, Scanner, Stefano Tedesco, Andrea Gabriele, Marco Messina, Geoff Warren, Mario Masullo e Diego Conti. In anni recenti la sua ricerca si è concentrata su progetti installativi e performativi, alternando muovendosi tra festival, eventi privati, concerti pop, televisione, moda, cinema, teatro... Ha lavorato per brand come Nike, MTV, Pirelli, BMW, Heineken, Rolex, Breil, Gas, Piombo, Strenesse...

 

Compagnie Les Passagers

Nel 1988, il direttore Philippe Riou e l’attrice Christine Bernard fondano la compagnia con l’obiettivo di esplorare la scena urbana utilizzandola come scenografia nella creazione di varie forme di intrattenimento. Riou guida il gruppo verso la creazione di un modo di fare teatro, danza e pittura a sviluppo verticale.  Les passagers provengono da diverse discipline: teatro, danza, acrobazia, musica e arti visive. Si esibiscono regolarmente nelle principali città europee, oltre che  in Brasile, negli Stati Uniti, in Russia e in Asia.

Compongono l’attuale formazione: Philippe Riou, Julien Marchal, Gregory Lima, Denis Mabrut, Sandrine Boutte, Emilie Martines, Bérangère Roussel, Stella Gaton, Magali Brito, Alexandre Accorssi, Gabriel Pernia.

 Proponiamo un’altra veste di Ramberto Ciammarughi quella di direttore musicale, l’artista umbro ci ha già presentato le sue composizioni in rapporto ad una drammaturgia teatrale e come autore di testi, quest’anno ci propone la sua concezione musicale che parte dal jazz e va a toccare diversi orizzonti sonori.  

Il sassofonista Michael Rosen: nasce ad Ithaca, New York, studia nella prestigiosa scuola di Berklee dove si è diplomato nel 1989. Ha inciso oltre 65 dischi con artisti di ogni genere, il suo nome figura a fianco di artisti italiani (Franco D'Andrea, Enrico Rava, Roberto Gatto) e di fama internazionale (Mike Stern, Kenny Wheeler, Tommy Campbell, Carl Anderson...) molte sono le esperienze discografiche con artisti pop tra cui Mina, Celentano, Concato, Bennato, Jovanotti, Rossana Casale, Amii Stewart. Nel '96 Rosen ha inciso il suo primo CD da solista "Ulusive Creatures" mentre è recentissimo "Sweet Lingering" registrato a New York con musicisti americani (percussionista il brasiliano Cyro Baptista). E’ primo tenore dell'orchestra televisiva di Demo Morselli e del Fiorello Show. 

Il batterista John Arnold nasce a New York City, nipote del grande compositore Americano Hoagy Carmichael (autori degli indimenticabili Georgia, Nearness of you, Stardust), ha fatto dell’Europa la sua seconda patria (si divide tra Berlino e Roma). Collabora con una quantità straordinaria di musicisti europei ed americani ricordiamo tra gli altri: Chet Baker, Uri Caine, John Abercrombie, Kenny Garret, Lee Konitz, Sal Nistico, Steve Grossman, Barney Wilen, Maurizio Giammarco, Enrico Pieranunzi, Stefano Di Battista, Fabrizio Bosso, Dusko Goykovic, Rita Marcotulli, Danilo Rea, James Senese, Tullio De Piscopo, Bruno Martino, Alex Britti, Gabin e L’orchestra Sinfonica di San Remo. La sua discografia conta oltre 25 incisioni, molte della quali portano la sua firma.

On the Stones Jazz Orchestra: Roberto Olzer, Fabrizio Spadea, Michele Guaglio, Paolo Pasqualin,  Davide Merlino, Graziano Baldini, Antonello Migliosi, Emanuele Goggio, Cristiano Arcelli, Giancarlo Ciocca Vasino, Angelo Rolando, Aldo Caramellino, Giovanni di Stefano, Michele Gori, Marco Rampone.

 Link :

www.claudiosinatti.com

www.compagnielespassagers.com  e  www.youtube.com/watch?v=maWs7mQR8J8

www.michaelrosenmusic.com

www.myspace.com/johnbarnold69

www.giottomusic.com/_ciammarughi.htm

 

Ingresso € 25

 

Nevio Cavina lighting designer di Tones on the Stones

Nevio Cavina è un artista che spazia dal teatro di prosa all’ opera lirica fino ad allestimenti di grandi spazi in ambiti culturali e della comunicazione. Negli ultimi dieci anni svolge un’intensa attività che lo portano a collaborare con i principali enti teatrali italiani e nel mondo.  Disegna luci per grandi eventi come le Olimpiadi del Teatro 2001 a Mosca, per il Festival dos Oceanos  di  Lisbona, per Tokio millenario – Kobe Luminarie, per il Festival di Babilonia nel 1994 in Iraq e per l’Eurovisione dopo il restauro della Basilica di S. Pietro. Il suo lavoro rivela una spiccata sensibilità teatrale che lo porta a non trascurare mai la funzionalità drammatica delle luci e rende particolarmente  eleganti le sue creazioni.

www.scenediluce.it

  

Per scaricare le immagini ad alta risoluzione del Festival

http://picasaweb.google.com/tonesonthestones/TonesOnTheStones2009

OPPURE

http://www.vocedellarte.it/scarica/fototones/ 

 

Info utili: 

Biglietteria

Atlante € 15  (prenotazioni al numero 334/153.60.56)

Eterno Navegar € 20

Cent’anni di emozioni € 25 

Abbonamento a tre spettacoli € 50

 

Acquisto on line

Prevendita presso:

Libreria Alberti, Verbania Intra

Libreria Librami, Arona

Libreria Grossi, Domodossola

Sul sito sono presentate le facilitazioni per famiglie, soci, e altre categorie

 

Le locations:

Cava del Casino Visconti, strada del Boden, Comune di Ornavasso

Cava Storica di Trontano, località Croppo,   Comune di Trontano

 

Direttore artistico Maddalena Calderoni

Direttore di Produzione Luigi Pretolani

Lighting designer Nevio Cavina

Art Director Sara Magnone

 

 

www.tonesonthestones.com

info@tonesonthestones.com

direzioneartistica@tonesonthestones.com

 

Informazioni per il pubblico:  334/153.60.56 oppure 349/354.88.87 

Da non pubblicare

Ufficio stampa: Press&Press

Mario Priolo: tonesonthestones@gmail.com

tel. +39 011 320.20.79 - cell. 349.511.08.51

 

SCHEDA INFORMATIVA

 

DATE / orari

LUOGHI / COSTO BIGLIETTI

 

ISMAEL IVO in 

Άτλας

ATLANTE 

SABATO 25 LUGLIO

ore 18.00   19.00    21.00    22.00 

DOMENICA 26 LUGLIO

ore 11.30  12.30  15.30  16.30

 

 

CAVA DEL CASINO VISCONTI

ORNAVASSO (Verbania)

Località Casino - Strada del Boden

 

Ingresso: 15 euro

 

 

Perbleau Dance Company in 

KILYKÀ:

spettacolo da vedere, gioco da provare 

SABATO 25 LUGLIO

Installazione permanente con performance

DOMENICA 26 LUGLIO

Installazione permanente con performance

 

 

Nei dintorni della

CAVA DEL CASINO VISCONTI

ORNAVASSO (Verbania)

Località Casino - Strada del Boden

 

Ingresso gratuito

 

UXIA in concerto 

GIOVEDI’ 30 LUGLIO

ore 22

          

            CAVA STORICA DI TRONTANO

 (Verbania)

 Ingresso: 20 Euro

 

 

 

TONES ON THE SCREENS :

cent’anni di emozioni

con la Compagnia Les Passagers

Claudio Sinatti

On the Stones Orchestra Jazz Tones

 

SABATO 1 AGOSTO

ore 22

           CAVA STORICA DI TRONTANO

 (Verbania)

 

Ingresso: 25 Euro

 

 


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